Paglia (קַשׁ qaš)

Ecco infatti: sta per venire il giorno rovente come un forno. Allora tutti i superbi e tutti coloro che commettono ingiustizia saranno come paglia; quel giorno, venendo, li brucerà – dice il Signore degli eserciti – fino a non lasciar loro né radice né germoglio. (Mal 3,19)


כִּֽי־הִנֵּ֤ה הַיּוֹם֙ בָּ֔א בֹּעֵ֖ר כַּתַּנּ֑וּר וְהָי֨וּ כָל־זֵדִ֜ים וְכָל־עֹשֵׂ֤ה רִשְׁעָה֙ קַ֔שׁ וְלִהַ֨ט אֹתָ֜ם הַיֹּ֣ום הַבָּ֗א אָמַר֙ יְהוָ֣ה צְבָאֹ֔ות אֲשֶׁ֛ר לֹא־יַעֲזֹ֥ב לָהֶ֖ם שֹׁ֥רֶשׁ וְעָנָֽף׃

Ecce enim dies veniet succensa quasi caminus; et erunt omnes superbi et omnes facientes impietatem stipula; et inflammabit eos dies veniens, dicit Dominus exercituum, quae non derelinquet eis radicem et ramum. 

Paglia (קַשׁ qaš), questo sostantivo è usato in ebraico e aramaico in Palestina e può anche significare stoppiapulafieno. Nell’Antico Testamento, di solito è usato metaforicamente nelle profezie del giorno del giudizio. Ed è in questo senso che appare nella prima lettura della liturgia odierna, tratta dal Libro del profeta Malachia (Ml 3, 19-20). I superbi e tutti coloro che fanno ingiustizie sono paglia, quindi nel giorno del giudizio, che sarà come il fuoco, semplicemente non sopravvivranno a causa della loro inconsistenza, come la paglia. Come sappiamo, la paglia è infiammabile, quindi il profeta dice che non ne resterà nulla, neanche la radice, invece per coloro che adorano il nome del Signore, sorgerà il sole della giustizia. 

Il Signore Gesù nel Vangelo di oggi (Lc 21,5-19) parla di qualcosa di simile, avvertendo i suoi ascoltatori di non lasciarsi ingannare da coloro che insegneranno nascondendosi sotto il nome di Gesù. Guerre, sconvolgimenti, terremoti, carestie e pestilenze, persecuzioni dei discepoli, tutto questo verrà, ma Gesù dice che non sarà questa la fine. I disastri naturali non sono la fine del mondo, ma sono il tempo di prova. Gesù dice che a causa del suo nome saremo odiati da tutti, ma nemmeno un capello del nostro capo sarà perduto e con la “perseveranza” salveremo la nostra vita. 

Ciò di cui abbiamo bisogno è una calma tenacia, che è proprio l’opposto della “paglia”. La perseveranza è come l’oro che viene provato nel fuoco e non gli succede nulla, quindi la “perseveranza” salva la vita. Pertanto, disastri, guerre e inganni sono come un fuoco che deve essere attraversato con calma. Pertanto, la cosa più importante è essere solidi e nobili come l’oro, che il fuoco non brucerà.

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