Sappi oggi e considera nel tuo cuore che YHWH è Dio e che non ce n’è alcun altro lassù nei cieli e quaggiù sulla terra. (Dt 4,39).
וְיָדַעְתָּ֣ הַיֹּ֗ום וַהֲשֵׁבֹתָ֮ אֶל־לְבָבֶךָ֒ כִּ֤י יְהוָה֙ ה֣וּא הָֽאֱלֹהִ֔ים בַּשָּׁמַ֣יִם מִמַּ֔עַל וְעַל־הָאָ֖רֶץ מִתָּ֑חַת אֵ֖ין עֹֽוד׃
Scito ergo hodie, et cogitato in corde tuo quod Dominus ipse sit Deus in cælo sursum, et in terra deorsum, et non sit alius.
καὶ γνώσῃ σήμερον καὶ ἐπιστραφήσῃ τῇ διανοίᾳ ὅτι κύριος ὁ θεός σου, οὗτος θεὸς ἐν τῷ οὐρανῷ ἄνω καὶ ἐπὶτῆς γῆςκάτω, καὶ οὐκ ἔστιν ἔτι πλὴν αὐτοῦ·
Cielo e terra (וְהָאָ֖רֶץ שָׁמַיִם šāmayim wehā’āreṣ), queste due parole creano in ebraico il merismo, cioè una figura retorica in cui una singola cosa viene descritta mediante una frase. In questo caso per “cielo e terra” si intende tutto ciò che esiste, cioè “l’universo” nella sua interezza.
Nella prima lettura di oggi (Dt 4,32-34.39-40), l’autore ci incoraggia a considerare nel nostro cuore il mistero della presenza di Dio nell’universo: “Sappi oggi e considera nel tuo cuore che YHWH è Dio e che non ce n’è alcun altro lassù nei cieli e quaggiù sulla terra” (v. 39). Questo versetto utilizza un merismo (וְהָאָ֖רֶץ שָׁמַיִם šāmayim wehā’āreṣ), che indica che YHWH non è solo il Dio di Israele, ma l’unico Dio nell’intero universo.
Similmente, nel Vangelo odierno della festa della Santissima Trinità (Mt 28,16-20), Gesù risorto dice di sé: “Mi è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra”. La sua autorità “in cielo e in terra”, cioè in tutto l’universo, è motivo per inviare i suoi discepoli in tutto il mondo a insegnare e battezzare nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Grati per il dono del battesimo, possiamo anche rendere grazie per il fatto che viviamo in un universo sul quale l’unico Dio dà autorità al Signore risorto. “Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo…!”.
