Dio chiamò la volta cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno. (Gen 1,8)
וַיִּקְרָ֧א אֱלֹהִ֛ים לָֽרָקִ֖יעַ שָׁמָ֑יִם וַֽיְהִי־עֶ֥רֶב וַֽיְהִי־בֹ֖קֶר יֹ֥ום שֵׁנִֽי׃
vocavitque Deus firmamentum caelum et factum est vespere et mane dies secundus.
καὶ ἐκάλεσεν ὁ θεὸς τὸ στερέωμα οὐρανόν. καὶ εἶδεν ὁ θεὸς ὅτι καλόν. καὶ ἐγένετο ἑσπέρα καὶ ἐγένετο πρωί, ἡμέρα δευτέρα.
Mattina (בֹּקֶר bōker) questa parola deriva dalla radice bkr, il cui significato fondamentale è aprire, rompere, frantumare. Solo più tardi il significato della parola coincise con quello del mattino.
Appare per la prima volta nella Bibbia in Genesi 1, nel ritornello della prima descrizione della creazione: “E così fu la sera e il mattino, il giorno primo, ecc.” che è il giorno della creazione della luce. Il testo di questo inno in onore di Dio Creatore è la prima lettura di questa Veglia pasquale. Ritorna il riferimento, in Es 14,24, dove è detto che la mattina dopo la notte di Pasqua, Dio guarda dalla nube gli eserciti egiziani e li costringe alla fuga, salvando così il popolo d’Israele e facendolo uscire dalla schiavitù. In quel giorno, gli Israeliti videro ciò che il Signore aveva operato e cantarono un inno al Signore Liberatore.
È la mattina, dopo il sabato, nel primo giorno della settimana, che le donne recandosi al sepolcro di Gesù, vengono a conoscenza della sua risurrezione, e all’alba dello stesso giorno Maria Maddalena incontra il Signore Risorto al sepolcro. Da quella mattina, il sole che sorge al mattino, ogni giorno ricorda Gesù Risorto – il sole che non conosce tramonto… .
La parola ebraica בֹּקֶר [bōker] significa alba / aurora / mattino. Nel contesto biblico, si riferisce anche a un nuovo inizio, rinnovamento e alla fedeltà di Dio. Questo termine deriva dal verbo בָּקַר [bakar], che significa cercare /riflettere /esaminare. L’equivalente greco di questa parola è πρωΐ [proi].
