La Parola

Condividi La Parola

per moltiplicare la gioia

Luce (אוֹר ʼôr)

E ha detto: «È troppo poco che tu sia mio servo per restaurare le tribù di Giacobbe e ricondurre i superstiti d’Israele. Io ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza fino all’estremità della terra». (Is 49,6)

וַיֹּ֗אמֶר נָקֵ֨ל מִֽהְיוֹתְךָ֥ לִי֙ עֶ֔בֶד לְהָקִים֙ אֶת־שִׁבְטֵ֣י יַעֲקֹ֔ב וּנְציּרֵ֥י* יִשְׂרָאֵ֖ל לְהָשִׁ֑יב וּנְתַתִּ֨יךָ֙ לְאֹ֣ורגּוֹיִ֔ם לִֽהְיֹ֥ות יְשׁוּעָתִ֖י עַד־קְצֵ֥ה הָאָֽרֶץ׃

Et dixit: Parum est ut sis mihi servus ad suscitandas tribus Iacob, et fæces Israel convertendas: Ecce dedi te in lucem Gentium, ut sis salus mea usque ad extremum terræ.

Luce (אוֹר ʼôr), in ebraico deriva dalla radice ʼwr, che significa “splendere”, “essere luminoso”, “illuminare”, “irradiare”.Il sostantivo significa “luce” e “luminosità”. La luce è la prima creazione che Dio compie dicendo: “Sia la luce e la luce fu” (Genesi 1,3). In Genesi 1, la luce esiste indipendentemente dal sole, dalla luna o da altre stelle. Nei Salmi, Dio si copre di luce come di un mantello (Sal 104,2), il suo volto è luminoso (Sal 4,7) e la notte è per lui come luce (Sal 139,12). 

Nella lettura dal Libro del profeta Isaia (49,3.5-6) ​​leggiamo che il Servo di Dio diventerà la luce per tutta la terra: “E- troppo poco che tu sia mio Servo per restaurare le tribù di Giacobbe e ricondurre i superstiti d’Israele! Io ti renderò; luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza fino agli estremi confini della terra». Nel Vangelo di Giovanni, Gesù si definisce la “Luce del mondo” (Gv 8,12). La luce nella Bibbia è un simbolo della felicità, del conforto e della salvezza che Dio dona.

Come attesta il profeta Isaia, questa salvezza è universale e non è data solo a Israele, il popolo eletto, ma la salvezza abbraccia il mondo intero. La profezia di Isaia si compie in Gesù di Nazaret, che Giovanni Battista addita nel Vangelo di oggi, dicendo che proprio Egli è «l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo» (Gv 1,34).

Commento

%d