Signore (יהוה YHWH)

La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo. Questo è stato fatto dal Signore: una meraviglia ai nostri occhi. (Sal 118, 22-23)

אֶ֭בֶן מָאֲס֣וּ הַבּוֹנִ֑ים הָ֝יְתָ֗ה לְרֹ֣אשׁ פִּנָּֽה׃ מֵאֵ֣ת יְ֭הוָה הָ֣יְתָה זֹּ֑את הִ֖יא נִפְלָ֣את בְּעֵינֵֽינוּ׃

Lapidem quem reprobaverunt aedificantes, hic factus est in caput anguli; a Domino factum est istud et est mirabile in oculis nostris.

Signore (יהוה YHWH), corrisponde in ebraico alla parola אָדוֹן (ādōn), che però viene usata per la pronuncia del Nome di Dio Io sono colui che sono, rivelato a Mosè (Es 3,14) ed espresso con il tetragramma YHWH. Infatti, per rispetto di questo nome, gli ebrei non lo pronunciarono, ma lo sostituirono con la parola אֲדֹנָי (ǎdōnay), che significa “mio Signore”. 

I versetti del Salmo responsoriale dell’odierna Liturgia della Parola, tratti dal Sal 118, lodano Dio per aver manifestato la sua potenza e divenuto Salvezza per Israele: “Venni spinto con forza perché io cadessi; ma il Signore è venuto in mio aiuto. Mia forza e mio canto è YHWH (il Signore), egli si è fatto salvezza per me” (w. 13-14).

Al v. 22 leggiamo parole che sono profetiche di Gesù: “La pietra scartata dai costruttori è diventata pietra angolare.Questo è stato fatto dal Signore, ed è meraviglioso ai nostri occhi”. È Gesù la pietra scartata, ma il Signore ha mostrato la sua potenza e mediante la risurrezione di Gesù dai morti ne ha fatto la pietra angolare, cioè quella che sostiene tutto l’edificio, motivo per cui l’apostolo Tommaso nel primo incontro con il Risorto confessa “Mio Signore (κύριός μου) e Dio mio!”.

Le parole greche κύριός μου (Gv 20,28) sono la traduzione del nome di Dio che è nascosto nell’ebraico YHWH.Dobbiamo anche notare che Kyrios, o Signore, è il titolo dei discepoli del Risorto, e che le parole “Gesù è il Signore” furono uno dei primi credi cristiani.

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