La Parola

Fede (πίστις pistis)

Egli rispose: A causa della vostra poca fede, poiché in verità vi dico: se avrete fede anche quanto un chicco di senapa e direte a questo monte: “Spòstati da qui a lì”, esso si sposterà; nulla sarà a voi impossibile. (Mt 17,20)

ὁ δὲ λέγει αὐτοῖς· διὰ τὴν ὀλιγοπιστίαν ὑμῶν· ἀμὴν γὰρ λέγω ὑμῖν, ἐὰν ἔχητε πίστιν ὡς κόκκον σινάπεως, ἐρεῖτε τῷ ὄρει τούτῳ· μετάβα ἔνθεν ἐκεῖ, καὶ μεταβήσεται· καὶ οὐδὲν ἀδυνατήσει ὑμῖν.

Dixit illis Iesus: Propter incredulitatem vestram. Amen quippe dico vobis, si habueritis fidem, sicut granum sinapis, dicetis monti huic, Transi hinc illuc, et transibit, et nihil impossibile erit vobis.

La fede è il lato bello e luminoso della vita. Dopotutto, crediamo che il sole risplenda anche di notte, anche se non lo vediamo nel nostro cielo notturno. Ieri, in una casa di cura, ho incontrato Maria. Ha detto che c’è una bellissima vista dell’alba dalla finestra della sua casa a Roma. Anche se non vive più lì e non vede l’alba quotidiana, ci crede fermamente, e nei suoi occhi si poteva quasi vedere il cielo schiarente ei raggi dorati del sole che ritorna.
La fede è il nostro equipaggiamento quotidiano. È un peccato che non lo usiamo sempre. Perciò, seguendo i discepoli, domandiamo anche noi: “Signore, accresci la nostra fede!”.
Non lasciare che la montagna dell’incredulità ci travolga.

Foto P.P.

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