Una voce grida: Nel deserto preparate la via del Signore! Raddrizzate nella steppa la strada per il nostro Dio. (Is 40,3)
קֹ֣ול קוֹרֵ֔א בַּמִּדְבָּ֕ר פַּנּ֖וּ דֶּ֣רֶךְ יְהוָ֑ה יַשְּׁרוּ֙ בָּעֲרָבָ֔ה מְסִלָּ֖ה לֵאלֹהֵֽינוּ׃
Vox clamantis: In deserto parate viam Domini, rectas facite in solitudine semitas Dei nostri.
Preparare (פָּנָה pānāh), questo verbo in ebraico ha significati diversi a seconda della specifica coniugazione. Ad esempio, nella coniugazione qal indica la direzione del volto o dello sguardo, “dirigersi”, e, in piel, “sgombrare, pulire, disporre, preparare”. La parola פָּנָה (pānāh) come sostantivo significa “volto, faccia, aspetto”.
Nella prima lettura di oggi (Is 40,1-11), il profeta Isaia annuncia la consolazione per il suo popolo, per Gerusalemme, che consiste nella venuta del Signore che, come un pastore, ricondurrà a casa Israele dopo l’esilio babilonese. Allo stesso tempo, il profeta invita coloro che sono rimasti a Gerusalemme a preparare la via del Signore: “Preparate la via del Signore nel deserto, radrizzate nel deserto una strada al nostro Dio“. Va però notato che nell’originale ebraico “preparare” è il verbo פָּנָה (pānāh) nella coniugazione piel, che, come abbiamo accennato sopra, significa anche “sgombrare, pulire, togliere”. Allora, preparare la strada al Signore significa rimuovere gli ostacoli, purificarla, insomma riordinare la strada perché il Signore possa passare. Vale anche la pena notare che la traduzione greca (LXX) usa il verbo ἑτοιμάζω quando traduce l’ebraico פָּנָה (pānāh) e il “deserto” non è il luogo dove viene preparata la via, ma il luogo da cui proviene la voce che chiama “preparate la strada!“.
Nel Vangelo della seconda Domenica dell’Avvento (Mc 1,1-8), l’evangelista Marco, citando Isaia, annuncia che Dio manderà il suo messaggero che preparerà la strada e usa il greco ἑτοιμάζω, e poi dice che una voce chiama nel deserto: “Preparate la via del Signore!” In ogni momento oggi il Signore può venire da me, e la sua venuta nel mio presente è «riposo e consolazione», come dice San Bernardo che distingue tre venute del Signore: alla sua nascita, nel nostro presente e alla fine dei tempi. Tuttavia, posso sempre preparare la Sua venuta. Come? Facendo spazio nella mia anima al Signore, svuotandola di ciò che la ingombra, rimuovendo gli ostacoli e aprire la strada al Signore, anzi aprire il cuore invitandolo: “Vieni! Vieni Signore!”.
