Gli Israeliti la videro e si dissero l’un l’altro: «Che cos’è?», perché non sapevano che cosa fosse. Mosè disse loro: «È il pane che il Signore vi ha dato in cibo. (Es 16,15)
וַיִּרְא֣וּ בְנֵֽי־יִשְׂרָאֵ֗ל וַיֹּ֨אמְר֜וּ אִ֤ישׁ אֶל־אָחִיו֙ מָ֣ן ה֔וּא כִּ֛י לֹ֥א יָדְע֖וּ מַה־ה֑וּא וַיֹּ֤אמֶר מֹשֶׁה֙ אֲלֵהֶ֔ם ה֣וּא הַלֶּ֔חֶם אֲשֶׁ֨ר נָתַ֧ן יְהוָ֛ה לָכֶ֖ם לְאָכְלָֽה׃
Quod cum vidissent filii Israel, dixerunt ad invicem: “ Manhu? ” (quod significat: “ Quid est hoc? ”). Ignorabant enim quid esset. Quibus ait Moyses: Iste est panis, quem dedit Dominus vobis ad vescendum.
ἰδόντες δὲ αὐτὸ οἱ υἱοὶ Ισραηλ εἶπαν ἕτερος τῷ ἑτέρῳ Τί ἐστιν τοῦτο; οὐ γὰρ ᾔδεισαν, τί ἦν. εἶπεν δὲ Μωυσῆς πρὸς αὐτούς Οὗτος ὁ ἄρτος, ὃν ἔδωκεν κύριος ὑμῖν φαγεῖν·
Cibo (אָכְלָה oklāh), nell’ebraico biblico questo sostantivo significa “pasto”, “cibo”, “nutrimento”, ma anche “preda” quando si riferisce agli animali. Nella Bibbia il “cibo” (אָכְלָה oklāh) è il dono di Dio. Nel racconto della creazione leggiamo che Dio fornisce il cibo alla prima coppia umana (Gen 1,29). Molti testi biblici dicono che Dio, nella sua incommensurabile Provvidenza, dona all’uomo e ad ogni creatura il “cibo” al momento giusto (Sal 104).
Nella prima lettura di oggi (Es 16,2-4.12-15), Dio nutre gli Israeliti nel deserto mandando loro la manna. Quando gli Israeliti videro “qualcosa di fine e granuloso, come brina sulla terra”, chiesero: “Cos’è questo (מָן הוּא mān hû՚)?” – perché non sapevano cosa fosse”. Come si vede chiaramente dalla traslitterazione, in ebraico la domanda “che cos’è? ” si dice mān hû՚, da qui il nome “manna”. “Allora Mosè disse loro: Questo è il pane che il Signore vi dà da mangiare (אָכְלָה oklāh) “. Quindi la manna è il nutrimento.
Nel Vangelo di oggi (Gv 6,24-35), invece, Gesù dice alle folle: “Voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato il pane a sazietà. Datevi da fare non per il cibo che perisce, ma per il cibo che dura per la vita eterna e che il Figlio dell’Uomo vi darà”. Da un lato, dobbiamo cercare questo cibo, dall’altro, però, esso ci è stato donato da Gesù. Questo cibo è il Suo Corpo. Ricordiamo quanto è importante con che cosa ci nutriamo quotidianamente e la cura che poniamo per cercare la migliore qualità e naturalezza. Che “cibo” cerchiamo per la nostra anima? Per un discepolo di Gesù, nutrirsi di Lui significa partecipare all’Eucaristia, sì, ma anche nutrirsi della sua Parola, della sua presenza, della sua persona, per diventare come Lui.
